Archive for marzo 2010

Mostra sul Rinascimento a Siena

marzo 25, 2010

DA JACOPO DELLA QUERCIA A DONATELLO
LE ARTI A SIENA NEL PRIMO RINASCIMENTO

Aprirà i battenti il prossimo 26 marzo la mostra curata da Max Seidel “Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le arti a Siena nel primo Rinascimento” che avrà come sede principale il Complesso Museale di Santa Maria della Scala ma che porterà il pubblico a godere di itinerari particolari alla scoperta di una Siena che nei primi decenni del Quattrocento visse, parallelamente a Firenze, una straordinaria stagione artistica, che vide il trascorrere dal Gotico al Rinascimento.
La mostra apre con una sezione monografica dedicata a Jacopo della Quercia (Siena, 1371 ca.-1438), il grande scultore che seppe essere il più rilevante artista della città nel primo Quattrocento e esponente di spicco del Gotico “internazionale” europeo. La carriera di Jacopo è ripercorsa fin dagli inizi, con la monumentale Madonna della melagrana destinata alla Cattedrale di Ferrara (1403-1408), per passare ad alcuni dei marmi scolpiti per la Fonte Gaia a Siena (1414-1419), fino alle sculture in legno policromo, come l’Annunciazione della Collegiata di San Gimignano (1421-1426) e la Madonna col Bambino del Louvre. Accanto a Jacopo si fanno apprezzare anche gli altri primi attori della scultura senese di quel tempo: dal leggendario Francesco di Valdambrino al severo Domenico di Niccolò “dei cori”.
Il percorso prosegue con due sezioni tematiche, che introducono il visitatore alla pittura. L’una è dedicata alla fortuna dalla quale continuarono a godere presso i pittori del Quattrocento certi prototipi messi a punto nel secolo precedente dai fratelli Lorenzetti e da Simone Martini: un fenomeno che ha il suo manifesto nella pala di San Pietro a Ovile in cui Matteo di Giovanni, ormai nel terzo quarto del secolo, ricopia fedelmente la celeberrima Annunciazione di Simone Martini del 1333. L’altra sezione presenta i maestri forestieri che, lavorando in città nel corso degli anni venti, giocarono un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’arte senese verso il Rinascimento. Tra questi Lorenzo Ghiberti e Donatello, coinvolti insieme con Jacopo e altri, nel cantiere del nuovo Fonte battesimale, al quale apparteneva il bellissimo Spiritello tamburino del Bode Museum di Berlino del 1429 e che torna per la prima volta a Siena dopo qualche secolo.
Dopo l’esperienza del percorso cronologico, la mostra offre la conoscenza dell’universo artistico del primo Rinascimento senese attraverso alcuni altaroli e dipinti per devozione privata, cofani, cassoni e un significativo nucleo di codici miniati, oltre che una serie di preziosi e rari manufatti tessili quattrocenteschi.
Nel procedere verso l’uscita si transita infine attraverso il colorato ambiente della sagrestia vecchia dell’ospedale, affrescato dal Vecchietta tra il 1446 e il 1449 con un ciclo di Articoli del Credo per poi giungere alla sala del Pellegrinaio (istoriato tra il 1140 e il 1444 dal Vecchietta, Domenico di Bartolo e Priamo della Quercia) con una serie di Episodi della storia e della vita dell’ospedale che rappresentano il maggiore ciclo di affreschi della Siena quattrocentesca.

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Torna il mercato medievale in Piazza del Campo

marzo 6, 2010

Il 13 marzo la Piazza del Campo di Siena sarà nuovamente lo scenario di un evento unico in occasione dei festeggiamenti dei 700 anni dalla traduzione in volgare del Costituto Senese Il mercato torna a vivere nel Campo di Siena Dalle 8.00 alle 20.00, negli stessi luoghi e negli stessi spazi del tempo del Costituto, i migliori prodotti tipici di oggi in mostra, per dare vita ad un appuntamento che risale al 1309. In piazza anche animazioni e giochi, e visite guidate nel centro storico di Siena, alla scoperta degli antichi luoghi di consumazione e vendita A Siena, nella storica Piazza del Campo, torna a vivere il mercato. Il 13 marzo, infatti, il Campo tornerà ad essere area di commercio e di relazioni sociali, e lo farà in occasione del festival “La Città del Sì”, dedicato ai 700 anni dalla traduzione in volgare del Costituto Senese. Dalle ore 8.00 alle 20.00, negli stessi luoghi e negli stessi spazi dei tempi del Costituto, i migliori prodotti tipici di oggi saranno in mostra per dare vita ad un appuntamento unico, sulle tracce di quanto avveniva 700 anni fa. Una vera e propria ricostruzione delle vecchie aree che componevano il “mercato grande”, allestito nel Campo una volta alla settimana. Sarà questo lo spettacolo che si aprirà agli occhi dei visitatori che potranno addentrarsi, girare, parlare e soprattutto fare acquisti. Protagonisti i prodotti tipici odierni dell’agricoltura, dell’artigianato e della manifattura, nella stessa collocazione in cui venivano scambiati ai tempi del Costituto. La piazza, infatti, verrà occupata seguendo la disposizione che indicarono ad inizio Trecento le autorità comunali, con il medesimo allineamento dei banchi, la distinzione tra due grandi aree di vendita, quella alimentare e quella merceologica e il raggruppamento al loro interno per tipologie merceologiche. I prodotti saranno esposti su supporti per la vendita che si rifanno a quelli del passato, in sintonia con il decoro della piazza. Alcuni artigiani arricchiranno l’allestimento eseguendo dal vivo le loro lavorazioni. Come le botteghe dell’epoca, anche gli esercizi commerciali intorno alla piazza esporranno all’esterno i loro prodotti, offrendo anche cibi e bevande con alimenti antichi rivistati in chiave moderna. Mentre la parte sinistra di Piazza del Campo sarà allestita con i numerosi esercizi commerciali, lo spazio a destra sarà animato da giochi ed iniziative di intrattenimento rivolte anche ai più piccini, proprio come succedeva ai tempi del Costituto.